
Mitologia induista
Nella mitologia induista, secondo l'upaniṣad Aitareya, la dea Sarasvati assume la forma di un cervo rosso chiamato Rohit. Dea della conoscenza, Sarasvati insegnò agli uomini come usare la pelle del cervo per fare abiti o tappeti su cui sedersi.
Un cervo dorato ha un ruolo importante nel poema epico Ramayana: durante l'esilio nella foresta, Sita, la moglie di Rama, vide un cervo dorato e chiede a Rama e Lakshmana di catturarlo per lei. In realtà il cervo era il demone (rakshasa) Maricha, che aveva assunto forma di cervo per allontanare Rama e Lakshmana da Sita, in modo che suo fratello Ravana la potessa rapire.
Mitologia celtica
I popoli celtici insulari consideravano il cervo un animale soprannaturale. In Irlanda, An Chailleach Bhéarach: "la Vecchia Signora di Beare", assumeva la forma di un cervo per evitare la cattura (Beare è un'isola al largo della Contea di Cork). Altre figure della mitologia celtica come Oisín, Flidais e Sadbh avevano connessioni con il cervo
Huicholes
Presso gli Huicholes del Messico il "cervo magico" rappresenta sia il potere del granoturco di sostenere il corpo, sia quello del peyote di sfamare ed illuminare lo spirito. Animali come l'aquila, il giaguaro, il serpente ed il cervo sono di grande inmportanza nelle culture indigene messicane; ognuno di questi animali, comunque, ha un significato speciale per una specifica tribù, alla quale conferisce alcune delle sue qualità. Presso gli Huicholes a detenere tali peculiarità è il cervo. Il loro carattere tende così ad essere leggero, flessibile e ironico; per tener fede a queste loro tradizioni, gli Huicholes hanno evitato guerre e lotte contro gli spagnoli o il governo messicano. Gli Huicholes cacciano e sacrificano il cervo nelle loro cerimonie: fanno offerte al cervo del granoturco per avere benefici nei raccolti, ed al cervo del peyote per ottenere guida spirituale ed ispirazione artistica
http://it.wikipedia.org/wiki/Cervo_(mitologia)
"Il cervo è il simbolo della rigenerazione vitale, per il rinnovarsi periodico delle sue corna, che sono paragonate anche ai rami degli alberi per il loro valore allegorico di sviluppo e di unione tra le forze superiori e quelle inferiori. Quindi le corna sono il simbolo della longevità e del ciclo delle rinascite successive. Nella leggenda greca di Ciparisso, la morte del cervo è all’origine del cipresso, simbolo dell’immortalità e dell’eternità. Da tempi antichissimi nell’area circumpolare il cervo è associato al simbolismo del sole e della luce, incarnandone gli aspetti di creazione e civilizzazione. Il cervo è contrapposto nel simbolismo al toro, elemento della forza cieca generatrice e tipico delle precedenti civiltà matriarcali. Il cervo in questa contrapposizione assume l’emblema di animale tipico della civiltà indoeuropea. È il principio paterno che si scontra con la “civiltà della madre”; la virilità olimpica contro il mito taurino e materno della fecondità. In Grecia era consacrato a dei della purezza e della luce, come Apollo e Atena. Nella tradizione germano-scandinava, il cervo riveste un carattere negativo, visto come principio malefico poiché tenta di distruggere l’albero originario. Secondo una leggenda quattro cervi brucano incessantemente i nuovi germogli del frassino Yggdrasil, per indebolirlo e impedirgli di crescere rigoglioso."
http://www.mitiemisteri.it/esoterismo/animali/cervo.html
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